Le Statue in Bronzo di Cellini e del Giambologna

Bronzi Manieristi

Nell'immaginaria galleria dei bronzi più celebri troverebbe certamente un posto di primo piano la statua di "Perseo che decapita Medusa" realizzata a metà del Cinquecento da Benvenuto Cellini, scultore ed orafo tra maggiori del passato. 

Quest'opera manierista venne commissionata al maestro fiorentino da Cosimo I de' Medici, quale simbolo del suo insediamento a duca che aveva rappresentato un taglio netto con il passato, un taglio simile a quello del mitologico Perseo che riuscì a tagliare la testa della mostruosa Medusa mostrandola orgogliosamente mentre la tiene tra le mani.

Un'immagine che potrebbe apparire cruenta, ma che diviene leggiadra e poetica nel bronzo di Cellini, come possono constatare i tanti fortunati giunti in Piazza della Signoria a Firenze, dove troviamo anche il "Ratto delle Sabine" del Giambologna (pseudonimo di Jean de Boulogne), altro maestro del manierismo.

Da Firenze ci spostiamo così a Bologna, capoluogo emiliano impreziosito dal Giambologna che ne ha creato uno dei simboli: la scultura in bronzo della "Fontana del Nettuno" che domina Piazza Maggiore.

Il bronzeo Dio del Mare circondato dalle sue Sirene non è certamente il solo capolavoro del Giambologna il quale aveva maturato il proposito di omaggiare la città sede dell'Università più antica con un bronzo raffigurante "Mercurio Volante". Purtroppo l'opera bolognese non ha mai trovato compimento, tuttavia, possiamo ammirarne una copia, sempre in bronzo, al Louvre di Parigi, dove sognare osservando il dito di Mercurio che indica il cielo mentre sembra spiccare il volo sulle ali della conoscenza.